SCHEDA TECNICA
Modellista: Franco Costa
Luogo: Rimini
Anno di realizzazione: 2017
motore | – |
potenza | cv. 130 |
apertura alare | m. 9,85 |
lunghezza totale | m. 6,37 |
altezza totale | m. 1,76 |
superficie alare | mq. |
peso a vuoto | kg. 290 |
a carico massimo | kg. 525 |
velocità massima | km/h. 165 |
velocità crociera | km/h. 14 |
tempo di salita | – |
tangenza massima | – |
autonomia | – |
decollo | – |
componenti equipaggio | – |
costo al 1938 | – |
pilota collaudatore | – |
primo volo prototipo | – |
località | – |
Il 28 settembre 1938 il Ministero dell’Aeronautica bandì un concorso per un aereo da scuola e piccolo turismo destinato alla RUNA. Sottolineando rusticità ed economia (30.000 lire al massimo senza motore, della potenza non superiore a 80 CV), le specifiche si attagliavano perfettamente all’L.3 (o FL.3), ideato da Francis Lombardi e progettato dagli ingg. Giacomo Mosso, Ugo Graneri e Pier Aldo Mortara. Tra il giugno 1940 e l’aprile 1942 l’Aeronautica ricevette
335 L.3, costruiti in parte dall’Avia e in parte prodotti dall’Agusta), destinati nei piani dell’Ispettorato Scuole allo svolgimento delle prime 30 ore del corso di pilotaggio. Ma non fu compreso, dando luogo ad una crisi di rigetto: dei 322 esistenti al 1° febbraio 1942, ben 293 erano accantonati. Dopo l’armistizio circa 15 servirono nell’ANR, anche presso il Centro Volo a Vela incredibilmente organizzato dal Cap. Mantelli: il piccolo L.3 trainava alianti Asiago e Canguro. Al Sud almeno tre operarono per collegamento con il Reparto Autonomo Volo del Comando Aeronautica della Sardegna e la SRA Caccia di Lecce.
A parte i circa 250 requisiti dalla Luftwaffe per le proprie scuole, che nell’aprile 1944 impiegavano 145 L.3, l’unico cliente estero fu la Croazia che il 20 febbraio 1943 ottenne gli ultimi dieci aerei dì serie. Il dopoguerra vide l’esplosione del fenomeno L.3 che, dapprima grazie a macchine recuperate avventurosamente e poi alla ripresa della produzione Avia, che la trasferì infine alla Meteor di Furio Lauri.
Robustissimo, parco nei consumi, docile ai comandi, l’FL.3 formò così migliaia di piloti di aero club fino agli anni Sessanta in parte tramite l’innesto di motori americani con maggiore intervallo tra le revisioni, scomparve nel decennio successivo di fronte alla progressiva diffusione di macchine interamente metalliche.
Dimensioni e caratteristiche del prototipo militare.
Addestramento e collegamento.
IL MODELLO
E’ stato interamente progettato al CAD sulla base dei disegni originali dell’epoca.
Scala | 1/4,5 |
Apertura alare (inferiore) | mm. 2.190 |
Apertura alare (superiore) | mm. 1.415 |
Lunghezza | – |
Peso | kg. 5,2 |
Carico unitario | 74 g/dmq |
Motorizzazione | LASER 90 a quattro tempi |
Elica | – |
Costruzione completamente in legno compensato e balsa con rivestimento in Solartex.
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