SCHEDA TECNICA
Modellista: Franco Costa
Luogo: Rimini
Anno di realizzazione: 2015
motore | Colombo S.63, 6 cilindri in linea, raffreddato ad aria |
potenza | cv. 130 |
apertura alare | m. 10,00 |
lunghezza totale | m. 7,30 |
altezza totale | m. 2,73 |
superficie alare | mq. 24,44 |
peso a vuoto | kg. 500 |
a carico massimo | kg. 760 |
velocità massima | km/h. 180 |
velocità minima | km/h. 75 |
tempo di salita | 25’ a 3.000 m. |
tangenza massima | m. 4.500 |
autonomia | km. 600 |
decollo | m. 110 |
componenti equipaggio | 2 |
costo al 1938 | Lit. 72.500 |
pilota collaudatore | Domenico Antonini |
primo volo prototipo | MM. 110, fine 1928 |
località | Milano |
Velivolo da turismo e allenamento, biplano, monomotore biposto a struttura mista.
Deriva da De Havilland Gipsy Moth del quale Caproni aveva acquistato la licenza di costruzione; differisce da quest’ultimo soprattutto nella conformazione sesquiplana delle ali.
Ali sesquiplane controventate con montanti tubolari e tiranti in filo d’acciaio; longheroni e centine in legno con rivestimento in tela; alettoni solo sull’ala inferiore, di maggiore apertura, con struttura in legno e rivestimento in tela. Eventuali alette Handley-Page sui bordi d’attacco alari. Per facilitare il trasporto e il ricovero dell’aereo le ali sono incernierate e ripiegabili lungo la fusoliera.
Piani di coda controventati con montanti e tiranti, a struttura lignea e rivestimento in tela.
Carrello fisso a ruote indipendenti, munite di freni e gambe di forza controventate e ammortizzate. Pattino di coda orientabile, ammortizzato.
Fusoliera a sezione quadrangolare con struttura lignea e rivestimento in compensato telato e verniciato.
Posti di pilotaggio in tandem, in abitacoli aperti (quello posteriore dell’istruttore) dotati di doppi comandi e strumentazione standard per i parametri di volo e controllo del motore. Piccolo bagagliaio nella parte posteriore della fusoliera.
Motore con elica bipala lignea a passo fisso. Due serbatoi per il carburante: il principale con capacità di 89 l disposto tra le due semiali superiori; quello secondario, con capacità di 36 l, collocato tra il motore e l’abitacolo.
Ca.100 : versione di serie
Ca.100T : versione base da turismo previsto anche con ali ripiegabili per favorirne l’hangaraggio
Ca.100 bis : versione gran turismo dotata di cabina di pilotaggio chiusa
Ca.100 idro : versione idrovolante realizzata in collaborazione con la Macchi modificata con la sostituzione del carrello d’atterraggio con due galleggianti
Ca.100 anfibia : versione anfibia modificata con l’integrazione di ruote nei galleggianti
Si contano oltre 14 diverse motorizzazioni; fra queste le più diffuse sono state:
Motore Colombo S63 a 6 cilindri, raffreddato ad aria; potenza CV 130
Motore Fiat A 50 a 7 cilindri radiale; potenza CV 85
Motore Isotta Fraschini Asso 80R 6 cilindri in linea; potenza CV. 105
Il Caproni Ca100 denominato “Caproncino” costituì la principale dotazione delle Scuole di Volo di Primo Periodo della Regia Aeronautica, a partire dal 1928 fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale; quasi tutti i Piloti che si sono battuti durante tale conflitto, hanno spiccato il loro primo volo sul “Caproncino”.
Il velivolo è stato inoltre utilizzato da moltissimi Aero Clubs fino agli anni ’60.
IL MODELLO
E’ stato interamente progettato al CAD sulla base dei disegni originali dell’epoca.
Scala | 1/4,5 |
Apertura alare (inferiore) | mm. 2.220 |
Apertura alare (superiore) | mm. 1.860 |
Lunghezza | mm. 1.600 |
Peso | kg. 7,15 |
Carico unitario | 60 g/dmq |
Motorizzazione | LASER 150 (25 cc.) a quattro tempi |
Elica | APC 18/6 |
– La fusoliera è costituita da quattro longheroni in spruce ed è rivestita da compensato di betulla da 0,4 mm.
– Le ali hanno i profili originali, longheroni in spruce di dimensioni analoghe e bordo di uscita in filo di kevlar. Sono rivestite in Coverall. Le controventature sono in acciaio inox con terminali regolabili e solo lavoranti.
– I timoni hanno struttura in balsa e compensato da 0,4 mm. e hanno i bordi d’uscita ricavati da tubo di alluminio schiacciato e curvato; sono rivestiti anche loro in Coverall.
– Il carrello ricalca la struttura e tutte le articolazioni di quello vero. Le ruote a raggi sono state appositamente realizzate seguendo le dimensioni di quelle dell’epoca; analogamente per il pattino di coda.
-La verniciatura è stata fatta con vernice nitro e successiva applicazione di trasparente satinato poliuretanico a 2 componenti.
-Le matricole sono verniciate e le insegne di Savoia e di Regime sono decalcomanie fatte produrre appositamente.
Il soggetto riprodotto è quello di un velivolo in forza alla Scuola di Volo di Primo Periodo a Firenze Peretola nelle condizioni dell’epoca; si noti che il Caproncino esposto al Museo dell’Aeronautica di Vigna di Valle, recante le stesse matricole, ma appare in condizioni pietose, frutto com’è di un restauro raffazzonato e approssimativo.